Un vitigno autoctono dal grande potenziale

Le origini del Raboso hanno radici profondissime e robuste, anche vegetativamente parlando. Si pensa che addirittura Plinio il Vecchio lo menzionasse nella sua Naturalis Historia citando un vino del nord est. Vitigno a bacca rossa è esclusivo della Marca Trevigiana, viene coltivato infatti tra le province di Treviso e quella di Venezia, senza essere presente in altre parti d’Italia. 

Il Raboso vive il suo periodo di massimo splendore all’epoca della Serenissima, quando era chiamato il “Vin da viajo” il vino da viaggio, perché salpava dai porti per raggiungere tutte le rotte delle navi veneziane, senza che il viaggio e i cambi di temperatura potessero alterarne le caratteristiche. 

Si caratterizza per corpo e struttura importanti. Ha un colore rosso intenso, profumi di marasca e frutti rossi. Il finale chiude con una buona sapidità e una grande persistenza. A tavola si abbina perfettamente con cacciagione in salmì, carni rosse preparate con cotture lunghe ed elaborate, grigliate e arrosti importanti.

La cura e le capacità di questo vitigno si sono mantenute, evolvendosi per preservarne la qualità, oggi il Raboso è annoverato tra i grandi vini rossi italiani.